giovedì 26 marzo 2015
Caro, ti auguro di fare un sacco di soldi!
Il Ciambellone della Nonna Gina
Ricetta storica di mia nonna. La faccio da che avevo 14 anni. Viene sempre bene.
Per la ciambella:
400 gr di farina
4 uova medie o 3 grandi
200 di zucchero
150 gr di burro
1 vasetto di yogurt
1 bustina di lievito.
400 gr di farina
4 uova medie o 3 grandi
200 di zucchero
150 gr di burro
1 vasetto di yogurt
1 bustina di lievito.
Procedimento:
Accendere il forno a 180°
Montare uova a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungere piano il burro fuso e fatto raffreddare ed il vasetto di yogurt, setacciare la farina con il lievito ed incorporarla dal basso verso l'alto.
cuocere a 180° forno statico per circa 40 minuti.
Accendere il forno a 180°
Montare uova a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungere piano il burro fuso e fatto raffreddare ed il vasetto di yogurt, setacciare la farina con il lievito ed incorporarla dal basso verso l'alto.
cuocere a 180° forno statico per circa 40 minuti.
Per la colata al cioccolato fondente:
100 gr di cioccolato
70 gr di zucchero
20 gr di burro
2 cucchiai di acqua.
100 gr di cioccolato
70 gr di zucchero
20 gr di burro
2 cucchiai di acqua.
Nel microonde o a bagnomaria sciogliere burro cioccolato ed acqua. addizionare piano lo zucchero a velo precedentemente setacciato
Per il cioccolato bianco
conetto carta forno
30/40 gr di cioccolato bianco
scioglierlo al micrronde o a bagnomaria, travasarlo nel conetto, con un movimento a zig zag muovere la sacca avanti ed indietro per creare la striatura.
conetto carta forno
30/40 gr di cioccolato bianco
scioglierlo al micrronde o a bagnomaria, travasarlo nel conetto, con un movimento a zig zag muovere la sacca avanti ed indietro per creare la striatura.
lunedì 23 marzo 2015
stile liberty
Ad ogni compleanno mio e del marito parto con le sperimentazione "tortare".
In fondo se dovessi sbagliare qualcosa a rimanerci male saremmo solo noi di casa.
Quest'anno è stata la volta delle rose di panna (volevo farle da tanto ma non trovavo la voglia per provarci) e della lavorazione del cioccolato nella tecnica del pizzo. Ormai i conetti di carta forno per me non hanno più segreti! Tiè, vi ho dominati stramaledetti conetti!!
Il risultato è stato questa torta godereccia.
Un pan di spagna con bagna al rum, doppia farcia: crema al pistacchio con spolverata di meringhe ed al cioccolato fondente con sbriciolata di croccantino, stuccato con panna montata e orlato da quel croccantissimo collare di cioccolato bianco.
Insomma... mi sono trattata bene :P
sabato 14 marzo 2015
Orsetti marinaretti
Uno dei lavori ai quali sono più legata: la torta e la sweet table per il battesimo del mio tatino.
Ti amo Jaco, mio immenso, piccolissimo amore.
Ti amo Jaco, mio immenso, piccolissimo amore.
Una torta nunziale differente
Cuori di ruffles ed innamorati persi nella contemplazione del loro stesso amore. Perché l'amore, quello vero, per chi lo nutre custodisce e alimenta è l'unica cosa al mondo davvero importante.
L'amore puro.Per qualcuno è realta.
Per Giovanni e Valeria che si giurano i voti tenendosi per mano lo è senz'altro.
Tanti auguri
Topolino, torta a panna
Qui lo dico e qui lo nego: preferisco NETTAMENTE le torte a panna.
Le considero "vere" torte.
Sono così invitanti e mi richiamano all'infanzia, quando non aspettavo altro che intingere le dita nella crema morbida e poi succhiarle contenta. Proprio come sta facendo questo Topolino golosone sul mio topper.
Le considero "vere" torte.
Sono così invitanti e mi richiamano all'infanzia, quando non aspettavo altro che intingere le dita nella crema morbida e poi succhiarle contenta. Proprio come sta facendo questo Topolino golosone sul mio topper.
Trilly
Da quanto volevo fare una torta di Trilly! Quando me ne se ne è presentata l'occasione ero così contenta che non stavo nella pelle. Amo le fate. Ne parlo sempre a mia figlia, sono una costante nella nostra vita. Sono nel pulviscolo che danza nella luce del giorno. Sono nello sciroppo per la tosse "che è magico e per quello fa guarire", sono nel dono che le arriva dopo il vaccino, come nella casetta delle bambole che le è stata regalata niente di meno che dalla fata madrina del fratellino quando Jaco è nato... sono ovunque, e anche nello zucchero.
Masha ed Orso
"Giochi con me Orso'", chi mamma o papà non conosce questi due personaggi e chi almeno una volta al giorno non si sente solidale col povero orso?
Orso , ti capisco, caro. Sto messa peggio di te: ne ho due!
Pat Pat.
Orso , ti capisco, caro. Sto messa peggio di te: ne ho due!
Pat Pat.
Torta Pimpa
Talvolta capita che le mamme vengano da te con un'idea precisa ed irremovibile riguardo una torta e che quindi altro non ti resta che fare che eseguirla cambiando quelli infinitesimali particolari che ti sono concessi. Non amo questo genere di lavori in cui le mani ti sono legate al progetto di un altro. Mi rattristano. Ma al contempo sono lieta di poter far felice un bimbo appena ne ho l'occasione, Alla fine l'unica cosa che conta è la gioia di chi soffierà la candelina, non l'ego del decoratore, no?
Il mio povero ego.
Il mio povero ego.
18mila Stelle Marine
Francesca per i suoi 18 anni ha desiderato il mare. In ottobre. E mare le è stato dato. Costellato di stelle come in una notte d'agosto, che sempre possano sfolgorare irradiando il suo futuro.
Auguri Franci.
Auguri Franci.
Un lavoro da sogno o quasi...
Questo topper è stato fatto in collaborazione con la bravissima Cosima Caramia, titolare del Particolare Nel Gusto. Adoro lavorare con questa donna talentuosa, positiva, corretta, che mi permette di esprimere il mio estro attraverso lo zucchero e mi dà carta bianca non appena può lasciarmela.
La torta è stata destinata al reparto di Ostetricia dell'ospedale di Castellaneta (Ta).
Filo conduttore del progetto è stato quello di voler rappresentare il lavoro d'ostetrica/ginecologa tra sogno e realtà.
Sarebbe davvero bello se i bimbi venissero al mondo da una pianta di cavolo e non bastasse altro che raccoglierli da lì come frutti maturi un bel giorno, no?
La torta è stata destinata al reparto di Ostetricia dell'ospedale di Castellaneta (Ta).
Filo conduttore del progetto è stato quello di voler rappresentare il lavoro d'ostetrica/ginecologa tra sogno e realtà.
Sarebbe davvero bello se i bimbi venissero al mondo da una pianta di cavolo e non bastasse altro che raccoglierli da lì come frutti maturi un bel giorno, no?
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